
26 Apr ALLERGIA: TUTTO QUELLO CHE C’E’ DA SAPERE
L’allergia è una malattia immunitaria molto comune ed è caratterizzata da una risposta infiammatoria anomala ed esagerata verso agenti esterni normalmente innocui come pollini, polveri, alcuni tipi di cibo, farmaci o insetti pungitori. Questi agenti, detti allergeni, sono ancora oggi oggetto di studi per capire come siano in grado di scatenare la reazione allergica.
Alla base dello sviluppo delle allergie c’è sicuramente una predisposizione genetica, ma l’aumento dei casi soprattutto negli ultimi anni ha fatto capire come fattori ambientali quali l’inquinamento atmosferico siano altrettanto importanti.
Inizialmente si verifica un primo contatto del tutto asintomatico tra agente esterno e sistema immunitario che, attraverso una serie di reazioni, produce anticorpi IgE che si legano a cellule specifiche presenti nelle mucose e che, a ogni contatto con lo stesso agente, scateneranno una risposta infiammatoria esagerata.
SINTOMI DELL’ALLERGIA
I sintomi dell’allergia sono per lo più di tipo infiammatorio e irritativo e variano a seconda dell’organo coinvolto. Possiamo quindi avere:
- a carico degli occhi: rossore, prurito, irritazione
- a livello nasale: starnuti, congestione nasale, prurito e rinorrea acquosa
- a carico dell’apparato respiratorio: tosse, difficoltà a respirare
- a livello cutaneo: prurito, rossore, gonfiore
- a carico dell’apparato digerente: gonfiore, nausea, vomito, diarrea, prurito in bocca, gola e/o palato
In casi gravi e rari la reazione allergica non coinvolge un solo organo o apparato, ma è generalizzata e si può diffondere all’intero organismo portando allo shock anafilattico, che può essere anche fatale. Per questo è opportuno che chi avesse avuto questo tipo di reazione sia dotato di adrenalina autoiniettabile, l’unico farmaco previsto in casi di emergenza e che va prescritta dal medico.
DIAGNOSI E TERAPIA
La diagnosi di allergia ha lo scopo di individuare l’allergene responsabile della reazione al fine di adottare terapia e profilassi adeguate.
Tuttavia non esiste un esame risolutivo che accerti la diagnosi di allergia e tale diagnosi va fatta anche tenendo conto di dati come la storia clinica del paziente, i risultati ottenuti con esami cutanei e sierologici, le informazioni legate alla reazione a seguito di esposizione a determinati allergeni.
La terapia, inoltre, non è mai risolutiva del problema, ma è volta ad alleviare i sintomi e quindi migliorare la qualità di vita del paziente. Le opzioni sono diverse e vanno sempre valutate in base all’organo o apparato coinvolto nella reazione allergica.
Per ora non si può ancora parlare di prevenzione: l’unico comportamento utile consiste nell’evitare, quando possibile, l’esposizione all’allergene responsabile.
Sul sito del Ministero della Salute potete trovare alcuni utili consigli sull’allergia da pollini, la più frequente in questa stagione.
Questo sito non è una testata medica. I contenuti sono da intendersi a puro scopo culturale e informativo e non hanno nessuna valenza medico curativa. Non citare senza autorizzazione dell’autore.